COMUNICATO
Negli ultimi giorni I cittadini dell’Abbiatense- Magentino sono stati subissati, purtroppo, dalle informazioni del consigliere regionale Del Gobbo sul tema della Superstrada Vigevano – Malpensa.
I politici regionali su questo tema stanno dando letteralmente i numeri, tantissimi e contraddittori riguardo al finanziamento della Superstrada che da 14 anni è stata messa in progetto, inizialmente con la necessità di collegare l’aeroporto di Malpensa con la Tangenziale Ovest di Milano, ora diventata la Superstrada che dovrebbe collegare Malpensa alla Lomellina.
Da molto tempo si cercano soluzioni per risolvere i problemi della viabilità locale ma il Progetto ANAS (in legge Obiettivo e quindi non discutibile dai Comuni) che venne calato dall’alto e che ora verrebbe modificato con stralcio della tratta verso Milano, non dà risposte concrete ai bisogni dei cittadini della zona che chiedono solamente di risolvere i problemi del Territorio e non di seguire gli obiettivi assurdi e onerosi imposti da Regione Lombardia.
Il Consigliere afferma che ogni azioni trae origine dalle istanze degli stessi amministratori locali, emerse nel corso dell’iniziativa “100 tappe in Lombardia” promossa dal Consiglio Regionale. Nessuno però ha saputo di queste 100 tappe (i giornali non ne hanno parlato, assemblee pubbliche non ci sono state, almeno nella nostra zona). Le tappe evidentemente sono passate in altri luoghi e Regione Lombardia non ha visto – o ha fatto finta di non vedere – le 13.000 firme contro il Progetto, i pareri dei Comuni contrari e le nostre controproposte sulla viabilità della zona, perché non in sintonia con i suoi progetti di “sviluppo”.
La verità è che non ci si vuole sedere a un tavolo per discutere le vere esigenze del territorio e trovare delle soluzioni condivise, meno onerose e meno datate.
Sono passati molti anni da quando questo progetto è stato presentato, nel frattempo tutto è cambiato a cominciare da Malpensa che non è diventato un “hub”internazionale e dal fatto che la Superstrada non va più a Milano.
Ciò che rimane del progetto mutilato pesa come un macigno sul Territorio che assiste esterrefatto ad una marea di esternazioni in cui non si mostrano mai veramente le carte in modo chiaro e non si dice chiaramente come è fatto il “nuovo” progetto e con quali finanziamenti verrebbe realizzato.
Riteniamo nostro dovere continuare, senza smettere mai, di informare i cittadini su scempi e sprechi che da anni si tenta di perpetrare sul nostro territorio, ultimo baluardo di un importante presidio agricolo, uno degli ultimi polmoni verdi della nuova Città Metropolitana.
Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud