Lunedì 18 maggio si è tenuta presso il Comune di Robecco la tanto agognata “adunanza” (incontro pubblico) sul tema del progetto della tangenziale Anas.
La piccola sala del Comune era gremita di cittadini robecchesi, ma era anche presente una folta rappresentanza Notangenziale e del Movimento 5 stelle. Il sindaco Fortunata Barni, a scanso di equivoci, tiene subito a premettere che chi darà adito a disturbi sarà espulso dalla sala (!) e che negli interventi avranno la priorità i residenti di Robecco.
Dopo tale sconcertante premessa (rinforzata visivamente dalla presenza di un agente di polizia locale armato, che starà in bella vista per tutta la durata dell’incontro), il sindaco introduce relazionando minuziosamente su 2 delibere comunali del 2008 e 2009 in cui venivano contemplate due diverse alternative circa il passaggio della strada attorno a Robecco e su quanto invece fatto dalla sua Giunta dall’estate 2014 ad oggi, in sostanza sui suoi interventi epistolari di sollecito presso la Regione per essere informata dello stato dell’arte della tangenziale. Non una parola viene spesa sul “vecchio progetto” (di cui il “nuovo” rappresenta solo una versione minimamente riveduta e corretta) come se non ci fossero alle spalle 14 anni di lotte popolari e di prese di posizione dei vari comuni in merito e come se invece questo progetto fosse stato partorito dal nulla il 21 aprile di quest’anno.
Precisa poi che la sua posizione è quella di partecipare al tavolo di lavoro attualmente in corso tra i sindaci del territorio, che si sarebbero a suo dire trovati d’accordo sul ragionare sulle alternative viabilistiche locali SENZA USCIRE DALLA LEGGE OBBIETTIVO, per non perdere i finanziamenti dello stato. Peccato che poi nel corso della serata si esprimerà varie volte in tono critico nei confronti del suddetto tavolo, lasciando chiaramente intendere che Robecco combatterà da solo la sua battaglia per ottenere da Anas alcuni miglioramenti del progetto esclusivamente nella tratta che riguarda il paese.
Viene quindi data la parola a un tecnico che illustra sommariamente il dettaglio del progetto limitandosi alla porzione che va dall’ingresso a nord di Robecco fino al confine con Cassinetta (evidentemente i cittadini di Robecco non hanno il diritto di conoscere il progetto nella sua globalità, perché magari potrebbero cominciare a farsi qualche domanda sulla sua effettiva utilità…),evidenziando le cosiddette criticità e i motivi di scontento nei riguardi dello stesso già anticipati in premessa dalla Barni. In sostanza ci si lamenta che a causa di due svincoli quasi adiacenti e alquanto complicati, verrà addirittura reso più difficoltoso l’ingresso e l’uscita dal paese. Non c’è che dire, un bel risultato davvero per chi dice di voler migliorare la viabilità, i cittadini robecchesi (come qualche intervento ha poi ripreso) che la mattina vanno a lavorare nei paesi vicini rischiano di imbottigliarsi tutti all’uscita del paese e altrettanto al rientro alla sera. Eliminando poi le attuali strade a traffico locale la cascina Tangola rimarrà senza accesso!
Si esprimono poi alcuni consiglieri sia di maggioranza che di opposizione, i cui interventi risultano quasi tutti critici nei confronti dei punti citati, ma tutti altrettanto timidi nel non voler mettere in discussione il nodo principale, che a Robecco sembra proprio un tabu’, cioè l’inutilità e la dannosità del progetto Anas, anche per risolvere i problemi viabilistici del paese.
Segue intervento di un medico, già intervenuto all’assemblea di Abbiategrasso, che noiosamente si dilunga nella spiegazione di cosa sia l’inquinamento e il PM10, informazioni oggigiorno di pubblico dominio, lasciandoci all’oscuro invece su quali siano per esempio i livelli effettivi degli inquinanti misurati in paese, visto e considerato che anche nel corso dell’incontro se ne parla in toni apocalittici, come se l’inquinamento non sia presente nei comuni limitrofi (tra l’altro in zona solo a Magenta viene regolarmente misurato il livello del PM10, che è preoccupante).
Come d’altronde non viene enunciato alcun dato oggettivo sulla quantità di traffico che attraversa giornalmente il paese e sulle sue caratteristiche (leggero, pesante, locale o a lunga percorrenza ecc.) e questo per inciso è un altro vizio diffuso in zona tra i sostenitori delle grandi opere, che spesso all’informazione preferiscono la propaganda e le esagerazioni dei flussi di traffico, poi quando vengono fatte la autostrade risultano guarda caso semideserte (Brebemi e Teem docet).
A questo punto ormai risulta chiarissima l’impostazione del sindaco, disegnando uno scenario apocalittico del tipo: Robecco sta peggio di tutti i comuni della zona per colpa del traffico che attraversa il centro del paese rendendo la vita impossibile, traffico che subisce da 30 anni e che continuerà a subire per i prossimi 50 (!!!), quindi deve assolutamente cogliere l’occasione della tangenziale Anas anche se non è l’ideale per i bisogni del paese e cercherà di portare avanti le modifiche necessarie ai punti critici già detti, costi quel che costi. Per condurre questa battaglia chiede l’unità e la coesione di tutti i gruppi consiliari e dei suoi cittadini e sarà una battaglia che verrà condotta solo con le proprie forze, perché sostanzialmente i comuni di Albairate e Cassinetta pensano solo a non deturpare il loro ambiente fregandosene dei problemi di Robecco.
Non una parola sulle responsabilità politiche di quel che NON hanno fatto le giunte precedenti degli ultimi 30 anni, né sul fatto ovvio che le strade si sono sempre costruite in Italia anche prima che si inventasse la legge obbiettivo. Scartata anche aprioristicamente qualsiasi alternativa, tipo una circonvallazione che passi ad ovest del paese (che sarebbe la soluzione più logica e praticabile) per non consumare il LORO territorio del parco del Ticino (quello degli altri paesi evidentemente può essere allegramente consumato se lo esigono i SUPERIORI interessi di Robecco). Disinvestimento e squalifica per quella che può essere una strategia di confronto e accordo con gli altri sindaci per arrivare a un’alternativa condivisa, perché Robecco viene dipinta come una vittima e chi è contrario alla tangenziale come i cattivi, siano essi i sindaci dei paesi vicini o i terribili ambientalisti del NO.
Gli interventi dei cittadini purtroppo sono in buona parte in linea con questo RACCONTO epico e fantasioso e c’era da aspettarselo viste le premesse del sindaco, i suoi toni offensivi persino nei confronti delle istituzioni comunali degli altri paesi (Cassinetta e Albairate) e il clima di intolleranza e mancanza di una seria riflessione critica che e’ stato instaurato fin dall’inizio. Animi già prevenuti e mal riscaldati in partenza che lo sono diventati vieppiù nel corso della serata. Inveire contro il nemico è certo più facile che ragionare e cercare un accordo, ma politicamente non porta molto lontano.
Addirittura poi qualcuno ha lanciato l’idea di limitare l’ingresso in paese ai soli residenti, come protesta verso il traffico diretto negli altri paesi che hanno avuto il torto di fare le loro aree industriali sulla direttrice di Robecco. Aggiungiamo noi scherzando che potrebbero anche circondarsi di alte mura e dar vita a un nuovo medioevo.
Per fortuna anche tra il pubblico robecchese si è fatta sentire qualche voce critica, segno che qualcuno comincia a usare la propria testa e non la propaganda istituzionale… E per fortuna, naturalmente dopo i cittadini di Robecco, sono intervenuti i rappresentanti dei Comitati Notangenziale (Agnese e Renata), del Movimento 5 stelle (Bertelli) e dei VERDI (Gilberto Rossi), per cercare di introdurre almeno qualche elemento di riflessione, in un contesto ambientale purtroppo difficile.
Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano