Il Fondo Ambiente Italiano (FAI) si schiera contro il presidente del Parco del Ticino, Gian Pietro Beltrami, sulla realizzazione della superstrada Magenta-Milano-Vigevano.
“Grande è la preoccupazione fra coloro a cui sta a cuore il territorio del fiume Ticino per le recenti affermazioni del presidente del Parco del Ticino – dicono dal FAI.
Una presa di posizione personale che contrasta con il parere espresso, il 10 settembre scorso, all’unanimita’ dal Consiglio di Gestione del Parco Lombardo, che aveva dato parere negativo al progetto dell’Anas ad alto impatto ambientale (anche il FAI si era subito mostrato contrario) e aveva approvato un progetto alternativo che riduceva al minimo il consumo di suolo agricolo”.
Il FAI sottolinea come si sia trattata “di una delle rare e positive occasioni in cui enti, comuni e associazioni, hanno condiviso unanimi un progetto finalizzato alla valorizzazione del paesaggio e alla minimizzazione del consumo di suolo agricolo”. Secondo il FAI, inoltre, “la Valle del fiume Ticino è un luogo di rara bellezza che merita un’attenzione speciale ed è riconosciuto dall’UNESCO come Riserva della Biosfera: ogni giorno offre riposo e svago ai turisti, sportivi e abitanti del territorio e contemporaneamente ospita un’intesa attività agricola”.
Anche per Giulia Crespi Mozzoni, presidente onorario del FAI, “è assolutamente necessario non perdere quanto di positivo è stato proposto in merito al progetto della superstrada da Parco ed enti locali, in un’area di grandissimo pregio, agricolo, turistico e culturale, perchè ritengo che la posizione deliberata recentemente dal Parco sia l’unica accettabile per coniugare la vocazione agricola con lo sviluppo del territorio, tenendo presente che questi luoghi di svago e turismo naturalistico e culturale hanno tanto da offrire anche agli abitanti dei grandi centri abitati”.
da “Corriere della Sera” del 24 settembre 2015