In tantissime culture, il gallo, essendo associato al sorgere del sole, è simbolo di rinascita, del risveglio e della vigilanza, impegnato ad allontanare gli spiriti del male. Queste sue caratteristiche combattive e la sua presenza in tante delle nostre cascine lo rendono il soggetto migliore per rappresentare la contrarietà al progetto Anas di agricoltori, commercianti e cittadini che da anni lavorano e contribuiscono a dare impulso a uno sviluppo sostenibile.
Il nostro territorio è fortemente caratterizzato da una vocazione agricola secolare che, negli ultimi anni, nonostante la crisi economica, ha ritrovato maggiore stimolo diventando settore trainante per il turismo, la ristorazione e il piccolo commercio, dando nuova linfa allo sviluppo locale e un’alternativa concreta e sostenibile alla crisi industriale. Il progetto Anas avrà un impatto piuttosto pesante su questo processo, non solo per l’infrastruttura in sé, ma per tutto quello che fisiologicamente potrebbe crescerle intorno (nuovi quartieri, centri commerciali, capannoni) con conseguenze letali per il suolo agricolo e per il commercio locale che alimenta la città.