L’On. Serena Pellegrino in merito alla superstrada Vigevano-Malpensa. Nella storia del progetto, che si trascina da 15 anni, le mobilitazioni dei cittadini sono state estremamente significative nel manifestare il dissenso e la preoccupazione per il Parco del Ticino e il Parco agricolo sud di Milano, entrambi messi a rischio dall’infrastruttura. “La superstrada Vigevano-Malpensa è l’esempio, nel solco della Brebemi, di come si sprecano 220 milioni di euro per realizzare un’opera gravemente impattante sul territorio, osteggiata dai cittadini, inutile a risolvere i reali problemi di viabilità, concepita su studi del traffico vecchi e superati,
avulsa dall’effettivo ruolo dell’aeroporto, non solo declassato ma anche orientato ad utilizzare per i servizi di collegamento la A4. Nella storia del progetto, che si trascina da 15 anni, le mobilitazioni dei cittadini sono state estremamente significative nel manifestare il dissenso e la preoccupazione per il Parco del Ticino e il Parco agricolo sud di Milano, entrambi messi a rischio dall’infrastruttura. Lo stesso Parco del Ticino, che per il suo inestimabile patrimonio di biodiversità è stato riconosciuto sito Unesco, ha proposto, tra gli altri, un progetto alternativo che, in accordo con i sindaci del territorio e con il Parco Sud, prevede il miglioramento della viabilità attraverso la riqualificazione delle strade statali e provinciali già esistenti.
Analoga prospettiva a consumo di suolo zero è quella delineata dai Comitati No Tangenziale. “Il denaro pubblico va investito per opere strategiche per la gente, e non per gli imprenditori del cemento e i maghi degli appalti: i cittadini non vogliono la devastazione dei luoghi in cui vivono. Vogliono un altro tipo di progettualità, condivisa nel metodo e nel merito, e sono in grado di indicare gli obiettivi realmente rilevanti, come ad esempio gli interventi sulla linea ferroviaria Vigevano – Mortara, dove i convogli si muovono sul binario unico.”
Dispiace sentire dalla risposta del sottosegretario del Partito Democratico che si prosegue nella costruzione di un’opera che non è voluta dalla città metropolitana ma dalla regione a guida Lega. Evidentemente la linea politica e progettuale è opzionale quando si tratta di opere che interessano più chi le dovrà produrre che i reali fruitori: i cittadini. Non è più ammissibile accettare che, pur di fare strade a basso costo e alto rendimento, si continuino a perpetrare scempi sul paesaggio e sulla natura: bene incommensurabile e non riproducibile. A chi giova?” queste le parole dell’On. Serena Pellegrino Componente VIII Commissione (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici).
fonte: Comitato NO Tangenziale Albairte