DAVIDE CONTRO GOLIA
I Comitati No Tangenziale sono nati a inizio anni 2000 con lo scopo preciso di contrastare l’ennesima colata di cemento rappresentata dalla costruzione di una devastante mega infrastruttura stradale sul nostro territorio.
Nel 2014, vista la mancanza di fondi e per l’indisponibilità di tutti i Comuni sulla tratta “Albairate – Tangenziale Ovest (Baggio)”, la “politica” ha partorito un nuovo progetto per cercare di realizzare solo una parte del tracciato denominandolo 1° Stralcio Funzionale “Vigevano/Magenta”, allocando per il progetto 220 milioni di euro e accantonando, nel contempo, la tratta verso Milano.
Secondo noi il nuovo progetto era ed è sostanzialmente differente da quello originario. E’ venuto meno, infatti, lo scopo originario di collegare Milano alla Malpensa in quanto lo “Stralcio funzionale” si prefigge ora di collegare Ozzero a Magenta .
Tra l’altro sono state fatte variazioni sul tracciato, sugli svincoli e sulle tipologie stradali, non sottoposte a valutazione di impatto ambientale (VIA), come censurato dal TAR.
Per questo abbiamo sempre affermato che sarebbero necessarie delle nuove Valutazioni di Impatto Ambientale, così come, a monte di tutta la procedura, degli studi aggiornati sui reali flussi di traffico.
Inoltre è opportuno ricordare che il nuovo progetto (il 1° Stralcio Funzionale) non era passato indenne nemmeno a una prima valutazione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che nel 2017 aveva rilevato le molte lacune degli studi ambientali e geologici che avrebbero dovuto essere considerate dal proponente (ANAS) ai fini della correttezza della procedura.
E’ stato certamente positivo e importante ritornare a Bruxelles nell’autunno del 2017, insieme ai Sindaci di Cassinetta e di Albairate e ai rappresentanti degli Agricoltori, per discutere pubblicamente la nostra petizione nella Commissione per le petizioni del Parlamento europeo, davanti agli europarlamentari e alla Commissione europea.
Perché in quella sede, dove le nostre osservazioni sono state attentamente analizzate, è stato deciso che i Ministeri competenti e Regione Lombardia fossero informati delle questioni sollevate nella petizione, in primis la necessità di applicare scrupolosamente le regole italiane e europee rilevanti nell’ambito dell’approvazione di progetti infrastrutturali del calibro del progetto ANAS.
Esortato dalle istituzioni dell’Unione (Parlamento e Commissione) il Ministero dell’Ambiente ha incaricato la Commissione Tecnica VIA di dare un parere rispetto a quanto lamentato dai migliaia di cittadini nella nostra petizione.
Il parere del 5 luglio 2019 della Commissione Tecnica VIA, adottato all’unanimità, che aveva di fatto negato la prosecuzione della procedura progettuale, è il motivo principale alla base della sentenza del TAR, che ha accolto in sostanza il nostro ricorso, quello dei sindaci di Albairate e Cassinetta, quello del Parco del Ticino e quello presentato da alcuni Agricoltori.
L’azione concertata di tutti i ricorrenti ha reso possibile questa vittoria legale.
Al netto dei tentativi di minimizzare il tutto propinati ai cittadini del territorio dalla propaganda del “SI Strada” con questa sentenza la giustizia amministrativa ha chiaramente individuato e censurato le forzature che si sono verificate nell’iter autorizzativo del progetto, al fine di bypassare l’applicazione corretta di regole precise che devono valere per tutti e che, prima di tutto, servono a tutelare i cittadini, l’ambiente e le comunità in cui vivono. Regole che chi amministra la “res publica” non dovrebbe mai piegare nell’intento di favorire interessi particolari, come nel caso di specie.
Il nostro auspicio è che i sindaci del “SI Strada”, in questo momento a loro avverso, possano trovare momenti di convergenza con tutti gli enti e tutte le Istituzioni e lavorare insieme ai cittadini di tutto il territorio perché, con il consenso di questi ultimi, si possano trovare soluzioni pragmatiche ai problemi di viabilità locale senza attendere per altri decenni che venga calata dall’alto una infrastruttura stradale devastante sui luoghi in cui tutti noi viviamo.
Il nostro ringraziamento sentito va a tutti le persone che in questi anni ci hanno sostenuto. Senza di loro non saremmo qui a celebrare questo successo.
Grazie ancora ai cittadini e alle associazioni ambientaliste, che con la loro firma responsabile in calce al nostro ricorso, hanno fatto si che potessimo fare valere in modo efficace le nostre ragioni.
Non abbiamo ancora vinto la guerra. Ci aspettano ancora momenti di lotta e di impegno.
Ma ci fa un immenso piacere affermare che ci siamo battuti compatti contro avversari molto più potenti di noi e, orgogliosamente, abbiamo vinto questa battaglia, dimostrando che quando la collettività si unisce può ottenere grandi risultati!
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano