Strade grandi peggiorano il traffico, aumentando il numero di auto in circolazione. È contro-intuitivo, ma il fenomeno si può spiegare così:
Immagina che la rete stradale sia una griglia rettangolare, come una scacchiera, perfettamente ottimizzata. Le auto circolano in modo ideale, senza alcun intoppo. E magari trovano anche sempre parcheggio.
In questa griglia ideale (esattamente come nella realtà) i punti deboli sono gli incroci.
Senza incroci non hai rete stradale. Ma più strade fai, più incroci crei.
È lì che i veicoli possono trovare rallentamenti, avere collisioni, creare “il traffico”, gli ingorghi, le code, le perdite di tempo. Li puoi ottimizzare finché vuoi, ma l’incrocio fra due strade è sempre un collo di bottiglia.
Se nella griglia ideale aumenta il numero di auto, aumentano i problemi agli incroci, quindi si creano rallentamenti, code, eccessi di traffico.
Creare nuove strade può alleviare temporaneamente il traffico, ma inevitabilmente, crea nuovi incroci. In altre parole, creare nuove strade aumenta la complessità della griglia e aumentano i colli di bottiglia.
Più crei strade grandi e veloci, più le auto arrivano velocemente e in maggior numero presso i colli di bottiglia, gli incroci (che nella rete autostradale sono gli svincoli, le entrate e le uscite, le tangenziali, le bretelle, ecc). Nella rete autostradale, la rete più veloce che c’è per le auto, gli svincoli a quadrifoglio non sono “un modo veloce” per uscire: sono un modo per rallentare le auto che stanno affrontando un incrocio.
Se la costruisci, la useranno.
In più, nella vita reale, più strade crei, più la gente è incoraggiata ad usare l’auto, perché tutti gli abitanti toccati dalla nuova strada sono incoraggiati a farne uso. Succede lo stesso con i parcheggi. Nelle città, per quanti ce ne siano, non bastano mai. A meno che non diminuiscano le auto.
I modi per migliorare la situazione sono quindi due:
1) Ottimizzare al massimo la circolazione evitando ogni genere di collisione. In pratica sistemi automatici di guida in grado di regolare ed ottimizzare velocità e distanze in rapporto alla densità di traffico, cercando di ridurre al massimo la necessità di rallentare in coda per consentire il deflusso all’inizio del rallentamento.
2) Ridurre le dimensioni dei veicoli, ergo usare moto, ciclomotori e biciclette. Con il vantaggio che se i veicoli sono più piccoli, minori sono gli stress che questi impongono al manto stradale, con minori costi di manutenzione. Una pista ciclabile costa meno di 100.000 euro al km. Un’autostrada costa 22 MILIONI di euro al Km. Una stradina di campagna costa due milioni di euro al km.
Creare nuove strade per le auto invece aumenta la complessità del sistema, aumentando i punti critici: più strade crei più incroci ci sono, più velocemente le auto arrivano agli incroci, più rapidamente si accumulano.
In sintesi: Più le auto arrivano velocemente ai colli di bottiglia, più rapidamente si imbottigliano.
Fonte: benzinazero.wordpress.com
Approfondimenti:
www.wired.com/2014/06/wuwt-traffic-induced-demand/
www.biciamici.org/costruire-strade-grandi-peggiora-traffico/
www.nber.org/papers/w15376