Abbiategrassonius

Ci fa sempre piacere ricevere novelle di un certo blog locale (a proposito, è un blog?). Gli insulti che abbiamo ricevuto in privato nei giorni scorsi solo per aver pubblicato un articolo di Alberto Negri (citando peraltro la fonte, che è Zyme) ve li vogliamo risparmiare, per il momento. Così come vi risparmiamo i messaggi intimidatori nei quali ci chiedevano di togliere le interviste di Daniela Accinasio e Brunella Agnelli dal nostro sito web.

Pensavamo che al peggio ci fosse comunque un limite, invece questa mattina ci hanno fatto constatare che così non è. Chi gestisce quel cosiddetto blog non solo ha scarsa familiarità con l’educazione, l’italiano e il buon gusto, ma evidentemente non ha nemmeno la conoscenza di quali siano gli scenari abbiatensi intorno ai movimenti e ai comitati di opposizione alla tangenziale.

Così, per deridere Domenico Finiguerra, ritratto peraltro in sedia a rotelle immediatamente sotto a una mezza paginata dedicata al Tabù della diversità (che classe), gli attribuisce erroneamente la proprietà intellettuale della nostra vignetta che, appunto, è solo farina del nostro sacco. Per chi scrive su questo blog ogni occasione è buona per abbassare il livello su temi importanti, insultare e naufragare nell’orrido.

Ignorare per noi è diventata una pratica in cui siamo piuttosto bravi, ma non smettiamo di credere che un limite al peggio invece dovrebbe esserci.

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