Abbiategrasso, 21 Aprile 2021
Di fronte all’apparente inerzia del Governo, i firmatari della petizione europea contro la Vigevano-Magenta (Petizione n. 0090/2017 dei Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano), hanno aggiornato la Commissione per le petizioni del Parlamento europeo sulla situazione.
E nell’occasione hanno segnalato alla Commissione che il progetto ANAS è oggi ancora più sbagliato di ieri: la superstrada già bocciata dal T.A.R. è oggi in aperto e palese contrasto con le più recenti prese di posizione dell’Unione Europea.
Infatti il progetto di superstrada è in contrasto con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 90% come contributo del settore dei trasporti al raggiungimento di un’economia a zero emissioni nette entro il 2050.
Allo stesso modo, è incompatibile con l’obiettivo di spostare su rotaia e sulle vie navigabili interne una parte consistente del 75% delle merci attualmente trasportato su gomma all’interno dell’Unione.
E questi sono due degli obiettivi di fondo enunciati dalla Commissione europea attraverso il Patto verde europeo.
La superstrada è anche incompatibile con l’ambizione europea di raggiungere un livello di inquinamento pari a zero che pervade il Patto stesso e che sarà ulteriormente definita attraverso il Piano d’azione per l’inquinamento zero di aria, acqua e suolo di prossima adozione.
Al posto della Superstrada, e per favorire nel nostro territorio il raggiungimento degli obiettivi del Patto verde europeo, si auspica vivamente che le competenti autorità italiane archivino in via definitiva il progetto di Superstrada e considerino, al suo posto, l’attuazione di proposte alternative promosse da alcuni Sindaci, dai comitati di cittadini, dalle associazioni ambientaliste e dalle sigle degli agricoltori.
La lettera si chiude sottolineando come il progetto ANAS sia del tutto incompatibile con le priorità delineate dalla Commissione europea per la transizione verso un’economia climaticamente neutra, e auspica che sia rigettato con forza ogni tentativo di inserirlo nel Piano nazionale di ripresa e resilienza.
“Con la lettera inviata a Bruxelles – sostiene la prima firmataria Agnese Guerreschi – la petizione resterà aperta e il Governo italiano sarà spinto a rispettare le scelte approvate a livello europeo.”
Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco agricolo Sud Milano