Resoconto dell’Audizione dei Comitati No Tangenziale presso la V Commissione Territorio e Infrastrutture di Regione Lombardia – 25 febbraio 2016
L’audizione è stata indetta dalla V Commissione la quale, prima di esaminare in dettaglio il Programma regionale della mobilità e trasporti (PRMT), ha disposto una serie di audizioni con organismi, associazioni e altri soggetti interessati al Programma.
Il 25 febbraio sono stati invitati a parlare i Comitati No Tangenziale, le associazioni ambientaliste e le associazioni di categoria degli agricoltori.
Secondo i Comitati NO TANGENZIALE:
Lo studio elaborato da Regione per il PRMT è ricco di dati interessanti e innovativi ma si rileva una fortissima contraddizione fra i risultati della ricerca e le proposte della politica. In pratica leggendolo si vede come rappresenti solo la “foglia di fico” messa lì per poter dire di avere fatto bene i compiti.
Lo studio riferisce che in questa regione vi è un forte trend di crescita per il trasporto collettivo che dal 2003 al 2012 è aumentato del 42% riguardo ai servizi suburbani, del 27% nei servizi regionali e del 27% in altri servizi locali. Il trasporto merci dal 2000 al 2012 è invece diminuito del 35%. L’analisi dei flussi di traffico dice che la gran parte degli spostamenti (90%) è entro i primi 20 Km.
Per contro il PRMT prevede un delirio di nuove superstrade e autostrade adducendo questi motivi:
Per contro lo stesso PRMT prevede un deliro di nuove superstrade e autostrade adducendo questi motivi:
Regione Lombardia afferma di non essere allineata come km. autostradali agli standard medi europei (però prende come modello di paragone la Renania che è la regione più fittamente popolata d’Europa che ha in uno spazio ristretto grandi città tipo Colonia ed una popolazione doppia rispetto alla Lombardia!).
Per quanto concerne le strade ordinarie Regione Lombardia afferma che i livelli sono sufficienti ma a causa di mancati investimenti in manutenzione ordinaria e straordinaria il livello di servizio non è adeguato.Infatti in Lombardia si spendono mediamente 266 mln Euro, molto meno rispetto alle regioni del Nord Europa dove la media è di 850 mln.
In pratica si sceglie la visione autostradale aggiuntiva e si moltiplicano le infrastrutture senza mettere in discussione i vecchi progetti a cui se ne aggiungono di nuovi. E cosa grave si fanno previsioni di flussi di traffico fantasiosi (vedi Brebemi e TEEM) per giustificare la costruzione di nuove infrastrutture stradali.
Infatti le previsioni regionali sono:
– investimenti stradali:15,4 mln euro;
– ferrovie: 1,4 mln euro;
Per quanto riguarda le infrastrutture autostradali progettate e in parte realizzate nella nostra regione citiamo solo alcuni dati che da soli giustificano l’inutilità delle opere recentemente realizzate e in corso di realizzazione:
Pedemontana – alla ricerca affannosa di denari pubblici in quanto ha già sforato le previsioni e non si sa bene se e con quali soldi verrà portata a termine. Sul Sole 24Ore del maggio 2002 erano ipotizzati i costi per chiudere il grande cerchio di Tangenziali Esterne:
. TEEM maggio 2002 ipotesi costo € 600 mln; le cifre reali poi sono state queste: Progetto preliminare : 1.578 mln euro / Costo finale : 2.220 mln euro (in parte pubblici).
. BREBEMI maggio 2002 ipotesi costo € 800 mln; ma le cifre reali poi sono state queste: Progetto preliminare € 1.420 mln / Costo finale € 2.400 mln (in gran parte pubblici).
Sullo stesso giornale sempre in maggio 2002 veniva citata anche la previsione di € 1.000 mln per la futura TANGENZIALE OVEST ESTERNA MILANESE (TOEM).
In conclusione:
Sulla base di quanto finora detto e allo scopo di evitare sperperi di denaro pubblico ben sapendo che sicuramente la TOEM potrebbe costare molto più del previsto (date le esperienze già avute con TEEM e BREBEMI) e per l’esigua quantità di traffico che non giustifica di certo gli investimenti,
SI CHIEDE di CANCELLARE l’ipotesi di chiusura dell’anello di Tangenziale Ovest Esterna (TOEM) e ELIMINARE qualsiasi riferimento ad essa.
SI CHIEDE di FERMARE e ANNULLARE in via definitiva l’inutile e dispendioso progetto ANAS di Superstrada Vigevano-Magenta(Malpensa) che attraverserebbe, come la TOEM, gli stessi territori dei due Parchi (Ticino e Agricolo Sud Milano).
SI RICORDA, infine, che SEA ha chiaramente affermato che la priorità per la valorizzazione di Malpensa sono i collegamenti ferroviari, non quelli stradali.
Comitati NO Tangenziale del Parco del Ticino e del Parco Agricolo Sud Milano