“Non ci stupisce che il Contratto di Programma proposto da Anas per il 2015 sia stato approvato dal CIPE. Era un atto dovuto, si sapeva”. Non si scompone Renata Lovati, della Cascina Isola Maria di Albairate di fronte alla notizia dell’OK del Comitato per la programmazione economica al programma di investimenti per la realizzazione delle nuove opere da parte di Anas. Fra queste, la Vigevano-Malpensa, un’infrastruttura dal costo di 220 milioni di euro, e “assolutamente inutile” precisa il Comitato NO Tangenziale, di cui Lovati, che è anche presidente regionale delle imprenditrici agricole della Cia, fa parte. “La contrarietà del Comitato al progetto Anas è sempre presente, ci muoveremo per avviare dei ricorsi. Abbiamo già avuto contatti con un legale nel mese di luglio, in sinergia con i sindaci da sempre contrari alla nuova strada. Come agricoltori ci siamo riuniti lunedì scorso ad Albairate. Per la prima volta, credo in Italia, si è creato un fronte comune fra tutte le sigle sindacali di categoria, Cia, Coldiretti, Unione Agricoltori e Copagri, unite nella contrarietà a questa infrastruttura che porterà danni enormi al comparto e al territorio, distruggendo il reticolo idrico, con i suoi Fontanili, nonché la rete stradale per l’accesso alle aziende agricole. Presenteremo certamente queste osservazioni ad Anas e al Ministero delle infrastrutture ma faremo anche pressione sugli onorevoli Paolo Cova e Francesco Prina, entrambi in Commissione Agricoltura e grandi conoscitori del territorio da cui speriamo di avere un appoggio. Per Lovati la tangenziale rispecchia un progetto “ormai obsoleto e che non ha più senso. Il mondo evolve e il problema dei cambiamenti climatici è sempre più presente. Non possiamo continuare a riprodurre questo sistema di nuove infrastrutture stradali che finisce per aumentare il traffico e l’inquinamento. Dobbiamo avere una visione di largo respiro che sostenga la mobilità dolce, migliorando il trasporto pubblico e creando una rete di piste ciclabili, come da volontà degli stessi cittadini. Sappiamo che ci sono pressioni molto grosse nel settore Viabilità della Regione da parte della Lega perchè questo progetto vada in porto, nonostante le perplessità del settore Agricoltura e Ambiente. Il nostro obiettivo nei prossimi mesi sarà anche di fare emergere questa spaccatura in Regione, nonché tutte le contraddizioni di un’opera ormai fuori tempo”. Al momento la battagliera contadina, come si definisce, non si sbilancia sulla possibilità di una nuova mobilitazione, come quella che il 28 marzo riunì centinaia di persone e raccolse moltissime adesioni per dire NO alla cementificazione.
Anna Maria Lazzari
da “Settegiorni” del 14 agosto 2015