Con decreto del 5 agosto 2021 il Governo ha inserito la superstrada Vigevano Magenta tra le opere che, a causa di “un elevato grado di complessità progettuale … difficoltà esecutive o attuative …etc.et. che rendono necessaria la nomina di uno o più commissari straordinari”
In realtà la vera difficoltà riscontrata per questa infrastruttura sta nel fatto di averla calata dall’alto senza analizzare quali siano state o siano le vere necessità di mobilità della zona e i danni ambientali e di qualità della vita che la sua eventuale realizzazione potrebbe causare, danni che assumono sempre più rilevanza ai tempi della pandemia e dei mutamenti climatici .
Per accelerare i tempi si sono ignorate le regole, aggirati i controlli, non c’è stato alcun vero confronto con le realtà del territorio: comuni, parchi, agricoltori, cittadini.
Ora, ciliegina sulla torta, con un atto di forza che è insieme un abuso di potere mescolato ad un enorme conflitto di interessi, si vorrebbe azzerare tutto ciò che il fronte di opposizione ha fatto nel corso degli ultimi vent’anni nel cercare di evitare questo scempio ma anche ipotizzando nel contempo soluzioni con consumo di suolo minimale, più adatte al contesto territoriale e molto meno dispendiose.
Di fatto il commissario nominato è un alto dirigente ANAS, ossia dipendente dell’ente che ha progettato l’infrastruttura; ente che ha accumulato nel corso degli anni una enorme serie di errori e forzature.
Come può essere condotta correttamente la realizzazione di questa opera da parte di un ente che è stato controparte soccombente nel ricorso al TAR vinto dai Comuni, Parchi, Cittadini e Agricoltori e che viene nominato indirettamente come padrone assoluto e quasi senza controllo?
I Comitati No Tangenziale , insieme a coloro che hanno sostenuto questa battaglia per la difesa del territorio hanno già presentato a inizio novembre un ricorso al TAR del Lazio firmato da 71 cittadini + 2 associazioni ambientaliste, dai comuni di Albairate e Cassinetta , in cui si obietta sulle motivazioni del commissariamento e si stigmatizza la nomina a commissario di Eutimio Muccilli, alto dirigente ANAS.
Purtroppo però la nostra lotta non finisce qui. Si apre ora un nuovo capitolo della battaglia infinita.
ANAS ha inviato ai ministeri le richieste di inizio procedure per arrivare alla conferma del progetto.
Una richiesta di verifica di ottemperanza delle prescrizioni contenute nella delibera CIPE del 2008!!!!……. è pervenuta al Ministero della Transizione (non) Ecologica che ha incaricato la sua Commissione Tecnica di Valutazione di Impatto Ambientale di emettere un nuovo parere. Parere che naturalmente è stato favorevole pur con le numerose indicazioni di modifica, demandate però alla fase esecutiva del progetto (che dimostrano tutte le contraddizioni e l’imbarazzo della Commissione).
Questa azione denota disprezzo per la sentenza del TAR Lombardia, per i cittadini, per i Comuni e per tutti gli enti Parco coinvolti poiché con un cavillo burocratico si vogliono eliminare in un sol colpo tutte le motivazioni e le ragioni e le proposte avanzate in questi anni per migliorare la mobilità dei territori senza distruggerli.
I Comitati considerano questa operazione un atto intimidatorio finalizzato a fare capire ai cittadini che le loro istanze non contano niente e proprio per questo sono intenzionati a proseguire nella lotta mediante un nuovo ricorso che verrà approntato in questi giorni.
Comitati No Tangenziale
del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano
P.S. – con l’occasione segnaliamo che sabato 11 dicembre alle ore 10.00 presso il parco della Folletta in via Lattuada ad Abbiategrasso si terrà un’assemblea pubblica, organizzata dalla Rete di Salvaguardia Territoriale/No Tangenziale, mirante ad aggiornare sulle minacce che incombono sul territorio.