Mercoledì 9 aprile ad Abbiategrasso si è svolta un’assemblea pubblica del Comitato No Tangenziale. Una serata ricca di presenze, opinioni, racconti ed esperienze. La sala era gremita e questo ha dato allo storico comitato nuovi stimoli per ricominciare con ancora più forza la battaglia contro la mega infrastruttura stradale che si vuole realizzare nella nostra zona.
Come comitato siamo consapevoli dei problemi di traffico abbiatensi, via Dante su tutti. È bene sapere però che questa situazione si è andata a determinare a causa dell’assoluto immobilismo delle amministrazioni che si sono succedute negli ultimi trent’anni e, forse per coprire le loro grosse inefficienze, tre di questi vecchi sindaci si sono affrettati a dare la loro adesione al progetto.
Nelle ultime settimane abbiamo sentito alcuni esponenti cittadini esprimersi sul tema, abbiamo assistito alla nascita del comitato del Sì e di una raccolta firme a favore della tangenziale da parte di alcuni commercianti locali. In ultimo, abbiamo letto sulle testate cittadine le preoccupanti parole rilasciate dall’Ing. Castoldi (Presidente della locale Bcs), che sembrano spesso postulate sulle più infondate chiacchiere da bar. Vorremmo ricordare che le dichiarazioni del Presidente della Regione Lombardia Maroni, del Sindaco di Vigevano Sala e l’accordo di programma tra ANAS e SEA non prendono in considerazione la Castelletto–Baggio, che verrebbe completamente annullata; mentre il percorso che gli interessati dichiarano di voler realizzare è da Vigevano a Malpensa, arteria che strozzerebbe ancor di più il quartiere Ertos, senza la dovuta riqualificazione di via Dante. E ancora vorremmo rammentare il grave pericolo che incombe sulla sostenibilità economica di quest’opera: siamo di fronte a un palese de finanziamento. Questo significa rischi altissimi di non conclusione dei lavori, devastazione garantita e il basso impatto ambientale – inizialmente promesso – dimenticato.
Chi organizza dei comitati come quello del Sì dovrebbe prima conoscere approfonditamente i termini della questione e parlare con cognizione di causa, come i Comitati No Tangenziale hanno sempre fatto, analizzando i progetti, gli studi di impatto ambientale e i dati sui flussi di traffico che nei tempi passati Regione, Provincia e Politecnico di Milano hanno realizzato. Spesso purtroppo il denominatore comune di alcune esternazioni è la disinformazione, mentre l’impattante infrastruttura che si vuole costruire, e che modificherà completamente l’abbiatense e il magentino, non merita di essere affrontata con leggerezza e superficialità.
Infine, l’Ingegnere Castoldi ha voluto rilasciare parole offensive nei confronti di chi definisce spregiativamente “ambientalisti”, persone che invece si battono da anni per la difesa di un territorio che è di tutti e a cui dovrebbe delle scuse. Obbiettivo primario del comitato abbiatense No Tangenziale è quello di portare alla luce, in modo chiaro e conoscibile da tutta la città, quello che realmente è stato e sarà il progetto della Superstrada, il suo impatto sul nostro futuro e le possibili soluzioni sostenibili per il nostro territorio. Soluzioni che nel recente passato avevamo contribuito a ipotizzare per fluidificare il traffico verso Milano, ma che le amministrazioni hanno sempre scelto di non considerare, forse anche per esasperare i cittadini e rendere meno indigesto il mostro d’asfalto che pende sulle nostre teste e sulle quelle delle future generazioni. Ma sono proprio queste proposte alternative che vogliamo rilanciare alla cittadinanza.