Il circolo Legambiente Terre di Parchi condanna fortemente i sindaci che lo scorso 30 settembre si sono espressi favorevoli alla Superstrada Magenta – Vigevano , 1° Stralcio Funzionale del Progetto ANAS.
“Il fatto che si siano prestati al gioco di Anas e della Regione, andando nella tana del lupo per avallare un progetto che si conosce da tempo immemore, rivela una volta per tutte che non hanno per nulla a cuore il nostro territorio e nessuna strategia per difenderlo” dichiarano gli ambientalisti.
Il comunicato del circolo Terre di Parchi prosegue: “quello stesso territorio che ai convegni invece gli stessi sindaci elogiano per la bellezza del paesaggio, la qualità delle produzioni agroalimentari, la storia dei Navigli.
Ebbene con una semplice alzata di mano potrebbero aver compromesso tutto per sempre, ignorando i pareri contrari dei due Parchi regionali coinvolti, 14.000 firme raccolte dai comitati, una mozione del consiglio comunale di Abbiategrasso, una manifestazione di mille persone con l’appoggio unanime di tutte le associazioni degli Agricoltori , il monito dell’UNESCO di rivedere l’attribuzione di sito MAB al Parco del Ticino.
Il circolo non crede neanche alla pantomima dell’imboscata che non ha lasciato alternative ai sindaci “indecisi” Arrara, Invernizzi e Barni (degli altri di Vigevano e Ozzero era prevedibile l’orientamento) perché la soluzione era esprimersi contro quest’opera assurda e devastante o quantomeno alzarsi dal tavolo ripudiando quella sede non istituzionale che aveva un valore soltanto politico.
E reputa pure tardiva e meschina la timida lettera al ministro Delrio da parte dei sindaci di Abbiategrasso e Magenta, dopo che ormai avevano votato a favore dell’opera, nel puro tentativo di modificare qualche particolare e mondare l’anima dalla loro colpevolezza manifesta.
Se l’opera venisse approvata ricorderemo Invernizzi, Arrara e Barni oltre a Sala, Trezzani e Villani, per la sparizione di suolo agricolo, per i nuovi capannoni e quartieri che in futuro sorgeranno lungo la strada, per la perdita irreversibile di paesaggio, dovuta anche a nuove cave di prestito augurandoci che tutto ciò non cada nelle mani della criminalità organizzata che vive e prolifera proprio su queste opere.
Dopo la bocciatura della Broni Mortara infatti, non lontano da qui, queste organizzazioni sicuramente volgeranno il loro interesse anche su questa nuova ghiotta occasione.
Inutile dire che Legambiente si unirà nell’azione legale contro un’eventuale approvazione del progetto.
L’associazione si rivolgerà infatti alla magistratura per capire se è legittimo che possa venire finanziata e realizzata un’opera significativamente diversa da quella prevista: la superstrada doveva collegare la “Grande” Malpensa 2000 alla Tangenziale Ovest di Milano e invece andrà a Vigevano, o meglio a Ozzero.
Gli studi di traffico e di impatto ambientale sono lacunosi e talmente datati da essere irrealistici, generando un’opera sovradimensionata rispetto ai bisogni del territorio che invece si risolverebbero con alcuni interventi puntuali di viabilità locale e una riqualificazione intelligente della strada provinciale diretta a Milano.
Questi risparmi andrebbero così dirottati sul potenziamento della linea ferroviaria Milano Mortara che è assolutamente inadeguata rispetto alla domanda di trasporto locale.”