Lavoro, occupati in grandi imprese giù ma è boom in agricoltura
Dati e analisi dall’Istat e dalla Coldiretti
L’occupazione nelle grandi imprese cala, ma con moderazione, mentre nell’agricoltura si registra una crescita record. Il primo dato arriva dall’Istat, secondo cui il lavoro nelle aziende con almeno 500 dipendenti, a giugno resta ferma su maggio, mentre su base annua registra ancora cali, anche se il ritmo di caduta rallenta: rispetto allo scorso anno, infatti, la diminuzione al lordo dei dipendenti in cassa integrazione risulta pari allo 0,8%, la discesa più contenuta da agosto-settembre del 2012. E bisognerebbe tornare ancora più indietro per trovare un valore migliore nel calcolo al netto delle Cig (-0,5%). La diminuzione più marcata è nelle costruzioni (-4,7% al netto Cig), al contrario fanno bene i comparti della fornitura di energia elettrica e gas (+1,7%), delle attività professionali scientifiche e tecniche (+1,9%) e del commercio all’ingrosso e al dettaglio (+0,6%). Per quanto riguarda invece la retribuzione lorda per ora lavorata (dati destagionalizzati), a giugno registra una diminuzione dello 0,5% rispetto al mese precedente.
Della situazione nell’agricoltura ci informa la Coldiretti che parla di un boom delle assunzioni che fa registrare un aumento rilevante nel numero di lavoratori dipendenti con un incremento del 5,6 per cento nel secondo trimestre del 2014 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Il trend positivo dell’agricoltura – sottolinea la Coldiretti – è il risultato di una crescita record del 27,6 per cento al nord e del 28,6 per cento al centro mentre si registra un calo nel sud Italia (- 8,3 per cento). Si stima peraltro – precisa la Coldiretti – che abbia meno di 40 anni un lavoratore dipendente su quattro assunti in agricoltura, dove si registra anche una forte presenza di lavoratori giovani ed immigrati. Un segnale incoraggiante per battere la disoccupazione viene anche – continua la Coldiretti – dall’aumento del numero di imprese agricole condotte da giovani under 35 che nel secondo trimestre sono salite a 48620 unità con un aumento del 2,6 per cento rispetto al trimestre precedente.
Fonte: Messaggeroveneto