La petizione europea presentata dai Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud, considerata ammissibile e mantenuta aperta dalla Commissione in seguito alla discussione del 11 ottobre 2017, produce i suoi primi atti concreti. In data 7 dicembre Cecilia Wikstrom, presidente della Commissione Petizioni, ha inviato all’Assessorato all’Ambiente, Energia e Sviluppo della Regione Lombardia e al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, una lettera in cui evidenzia come il progetto di strada penalizzi “le alternative di mobilità sostenibile, provochi effetti devastanti sul sistema idrico, sulla biodiversità, l’agricoltura e il paesaggio dei navigli lombardi e della zona del Parco del Ticino. la pessima qualità dell’aria che da decenni affligge la Pianura Padana”. La commissione ricorda inoltre le continue violazioni dell’Italia in materia di qualità dell’aria, osservando come il progetto di strada non farebbe altro che peggiorare la già drammatica situazione. Infine chiede provvedimenti che possano “venire incontro alle richieste dei cittadini firmatari della petizione”.
Il rischio effettivo, oltre che per la salute dei cittadini, è che l’Italia possa venire nuovamente deferita alla Corte di Giustizia Europea che nel 2012 si era già espressa con sentenza, riconoscendo l’Italia responsabile della violazione della legislazione UE in materia di inquinamento atmosferico per gli anni 2006 e 2007.
Queste le lettere inviate:
Commissione EU – Lettera Ministeri Ambiente+Trasporti _7.12.2017
Commissione EU – Lettera Regione Lombardia _7.12.2017