Il comunicato di Italia Nostra sezione “Naviglio Grande” di Robecco pubblicato su “L’Eco della Città” in data 26 aprile è, a nostro avviso, pieno di imprecisioni e di falsità che non possiamo ignorare.
1) quella che noi contrastiamo è una Superstrada con svincoli a due livelli che, per quanto prevista ora ad una corsia per senso di marcia, prevede però già nero su bianco all’interno del progetto ANAS l’esproprio a 4 corsie (due per senso di marcia) e svincoli su due livelli, di tipo autostradale;
2) Robecco ha il diritto di avere una circonvallazione che sposti il traffico dal centro e su questo noi siamo d’accordo; non ha però il diritto di devastare tutto il territorio dell’ovest milanese per risolvere i suoi problemi di traffico locale. Facciamo rilevare che l’amministrazione comunale nelle varie assemblee pubbliche si è guardata bene dal mostrare ai suoi cittadini il percorso dell’intero progetto Anas, dichiarando di interessarsi solamente al tratto che competeva al suo territorio;
3) Per quanto riguarda il ponte a nord facciamo notare che il Piano di Governo del Territorio di Robecco prevede già un ponte a nord. Vale a dire che se il ponte fa comodo alla speculazione locale va bene, ma non va bene se invece serve a tutto il territorio;
4) Un’associazione come Italia Nostra dovrebbe tutelare il territorio in generale e non solo quello del Comune di cui fa parte e quindi dare priorità al concetto di riqualificare le strade esistenti piuttosto che alla costruzione di nuovi tracciati, soprattutto se di tipo autostradale;
5) La maggior parte delle industrie di Robecco, nonché una buona parte dell’abitato, si trovano a ovest del Naviglio e quindi la superstrada prevista a est non è evidentemente una soluzione. Una circonvallazione (una strada normale) a ovest, nell’area industriale di Robecco adiacente al cimitero, potrebbe esserlo;
6) E’ vero che Albairate, in un tempo ormai lontanissimo, ha costruito fabbriche sul Naviglio Grande, deturpandolo. Sicuramente tanti anni fa sono stati commessi degli errori ma negli attuali PGT il nuovo consumo di suolo di Albairate è minimo e quello di Cassinetta è zero mentre quello di Robecco, purtroppo, enorme.
I Comitati No Tangenziale hanno a cuore tutto il territorio e per questa ragione si oppongono al Progetto di Superstrada nel suo complesso, senza guardare i confini dei Comuni.
Piccola annotazione: Robecco sul Naviglio è l’unico tra i comuni dell’Abbiatense/Magentino che (senza tenere conto della contrarietà espressa dalla precedente giunta Zanoni) non ha preso posizione contro il Progetto regionale della TOEM (Tangenziale Ovest Esterna Milanese) che Regione Lombardia aveva inserito nel PRMT – Programma Regionale Mobilità e Trasporti ma che è stata annullata grazie alle pressioni dei Comuni interessati, delle associazioni degli Agricoltori, delle Associazioni Ambientaliste e dai Comitati e, in maniera definitiva grazie alla mozione presentata dal M5S che ne richiedeva la cancellazione.
Si evidenzia, così, la predilezione di questa Amministrazione comunale per le grandi infrastrutture…
Italia Nostra sul suo sito istituzionale definisce a chiare lettere il suo compito: “Italia Nostra protegge i beni culturali e ambientali. Da sei decenni le attività di volontariato culturale organizzate da Italia Nostra hanno contribuito a diffondere nel Paese la “cultura della conservazione” del paesaggio urbano e rurale, dei monumenti, del carattere ambientale delle città”. La sezione di Robecco sul Naviglio se ne è dimenticata?
Comitati No Tangenziale del Parco del Ticino e Parco Agricolo Sud Milano