Abbiamo ricevuto la segnalazione di un lettore che ci induce a modificare l’articolo pubblicato ieri 29 giugno in questo sito: nel testo “additavamo” Arianna Censi, consigliere delegato a Mobilità e viabilità per la Città Metropolitana per essersi schierata tra i politici pro Vigevano – Malpensa. In realtà, come riportato dal citato giornale Settegiorni, le dichiarazioni di Censi si riferiscono al nuovo tracciati della Statale 526, che tocca alcuni comuni dell’est Ticino (Motta Visconti, Besate ecc). Avendo noi erroneamente ritenuto che la Statale 526 corrispondesse alla Vigevano-Malpensa, abbiamo accomunato Censi e, per riflesso la Città Metropolitana, considerata la carica della consigliera nel nuovo Ente, tra i favorevoli alla superstrada sfascia Parchi.
Scusandoci con l’interessata, ripubblichiamo il testo di ieri, debitamente corretto.
Dopo il “soccorso rosso” del ministro Del Rio al candidato sindaco Pd di Vigevano, con l’affermazione sul palco cittadino “… posso garantire ai vigevanesi che i 118 milioni che mancavano per realizzare l’opera verranno inseriti nel contratto di programma Anas 2015, che verrà approvato entro giugno”, ora arriva lo schieramento dei sindaci anti-autostrade nei Parchi.
Daniele Del Ben, capofila tra gli amministratori del Sud-ovest Milano contrari alla Toem dichiara a dichiara a Settegiorni: “Ci stiamo organizzando contro un progetto che è in realtà il cavallo di Troia per la Tangenziale ovest esterna milano (Toem). Speravamo fosse archiviato. Ora, invece, da Melegnano a Magenta, si rischia di attraversare l’unico polmone verde di questo territorio. Per noi sarebbe una vera devastazione, non ci sono mezze misure e serve una posizione condivisa contro una decisione che avverrebbe sulla testa dei Comuni, mai coinvolti né consultati”. Posizione condivisa da una ventina di sindaci del Sud-Ovest di tutte le colorazioni politiche, convocati in un’incontro a Rosate. Posizione analoga a quella espressa già da tempo dall’esponente Pd Rosario Pantaleo, vicepresidente dell’Ente Parco Agricolo Sud Milano, che sottolinea anche la devastazione avvenuta a est del Parco causata dalla Teem.
Opera strategica? Ma ci faccia il piacere…
Intanto Del Rio sembra aver cambiato idea. A pochi giorni dalle dichiarazioni in campagna elettorale a Vigevano, sul Sole 24 Ore del 23 giugno, il ministro si lancia in affermazioni di tutt’altro tenore: “Oggettivamente non abbiamo bisogno di nuove strade, in quanto non c’è un gap infrastrutturale in Italia, ma da risolvere il vero problema che ci portiamo dietro, il gap manutentivo”.
Frase che ci porta al nocciolo del problema. Ci si riempie troppo spesso la bocca con parole come “opera prioritaria, opera strategica, ecc.”, ma poi non si fornisce alcuna spiegazione sul perché si usano questi termini roboanti. Ci piacerebbe che i politici, più seriamente, valutassero in maniera obiettiva questa e tutte le altre varie opere strategiche, affrontando realmente tematiche come i costi e benefici, studiandone l’impatto sull’ecosistema (acque, agricoltura, paesaggio, valenze simboliche) e soprattutto su chi in quella terra ci lavora, crea occupazione e ci vive. Perché anche qui, come per altro per la Teem (vedi Studio Polinomia cap.1 e cap. 2), ci sono validissime alternative alla sfascio di due Parchi, quello Sud agricolo e del Ticino.
Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano