Una “nuova” tangenziale indigesta. Un progetto oneroso, eliminato e risorto più volte nel corso degli anni. Un tracciato che rischierebbe di rovinare la “mezzaluna fertile” del sud ovest milanese.
Dopo le trivellazioni di Zibido San Giacomo, la Grande Città rischia ora una nuova colata di cemento: nei prossimi anni, infatti, potrebbe sorgere la Tangenziale Ovest Esterna Milano, conosciuta dai più con l’acronimo TOEM. Un’opera il cui percorso solcherebbe anche due aree verdi vitali, come il Parco del Ticino e il Parco Agricolo Sud Milano.
LA TOEM: “A VOLTE RITORNANO”…
Era il 17 febbraio 2012. Al termine della seconda conferenza di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), il progetto della TOEM veniva eliminato dal Piano territoriale di coordinamento, dalla Provincia di Milano. A vincere, allora, erano stati i Sindaci di oltre venti Comuni, oppostisi al progetto che vedeva coinvolti i loro territori: la tangenziale si sarebbe dovuta sviluppare, infatti, lungo un asse che andava da Albairate a Melegnano, passando per Lacchiarella, Zibido San Giacomo, Noviglio, Vernate, Rosate e Binasco.
I primi cittadini di allora avevano ottenuto, dalla Provincia di Milano, una garanzia: qualora si fosse parlato di nuovo di tangenziale esterna, sarebbe stata obbligatoria la partecipazione dei Sindaci dell’area coinvolta, attraverso tavoli territoriali condivisi e studi viabilistici preliminari.
Visti gli ultimi risvolti, è lecito pensare che sarà necessario parecchio coinvolgimento, nei prossimi mesi: all’interno del nuovo Programma regionale della mobilità e dei trasporti, infatti, Regione Lombardia ha riproposto il tracciato della TOEM.
Un progetto potenzialmente oneroso, che si lega idealmente ad un’altra infrastruttura. Ci riferiamo alla superstrada Vigevano-Abbiategrasso-Magenta, di cui si parla dall’anno 2001 e il cui costo è lievitato, dagli iniziali 281, agli attuali 419 milioni di euro.
Nonostante la dura opposizione del comitato “No superstrada”, questo progetto ha ricevuto il parere favorevole sia del Sindaco Pd di Abbiategrasso Pier Luigi Arrara, sia del primo cittadino di Vigevano, il leghista
Andrea Sala.
La TOEM, invece, sembra non la digerisca proprio nessuno.
Nemmeno tra le figure istituzionali del territorio.
UN FRONTE COMPATTO PER IL “NO” ALLA TANGENZIALE ESTERNA
Nei prossimi mesi gli enti locali e le associazioni potranno proporre le loro osservazioni al Piano regionale. Intanto, però, l’allarme è già stato lanciato. “L’opera di elevatissimo impatto ambientale e dal forte consumo di territorio ma di dubbia utilità riprende, in ipotesi, il tracciato previsto dal precedente progetto provinciale ed avrà come primo aspetto negativo, di creare una profonda ferita nel Parco Agricolo Sud Milano” ha dichiarato ad esempio
Nadia Verduci, Sindaca di Noviglio, uno dei territori maggiormente coinvolti dalla ipotetica colata di cemento della TOEM: “Durante la conferenza di Valutazione Ambientale proporrò di destinare i fondi necessari per questa nuova infrastruttura, al potenziamento delle linee di collegamento tra Milano e provincia, soprattutto su rotaia”.
Ma ad opporsi alla tangenziale esterna è anche il consigliere della Città Metropolitana Giuseppe Russomanno (Controcorrente): “A suo tempo ero stato a favore della TEEM (la tangenziale est esterna, ndr), ma c’è da ammettere che per quel progetto i primi riscontri sono oggi decisamente negativi” ci ha dichiarato Russomanno, sottolineando: “Prima di procedere per un altro investimento così oneroso, onestamente, ci penserei bene: anche perché andare a snaturare due parchi e l’equilibrio di Comuni che possiedono ancora anime agricole è inaccettabile. Sono contrario”.
Davide Mamone
fonte: http://sionomagazine.netweek.it/
10 luglio 2015